Dona il plasma dopo aver contratto il Covid-19: Andrea Bocelli all’ospedale Cisanello di Pisa

«Un piccolo gesto, ma irrinunciabile, con cui faccio la mia piccola parte». La racconta così, con un post sulla sua pagina Facebook ufficiale, Andrea Bocelli, la scelta di presentarsi nel centro trasfusionale dell’ospedale Cisanello di Pisa per donare il plasma insieme alla moglie Veronica la mattina di martedì 26 maggio.

 

Lui che, nelle settimane scorse, aveva contratto il Covid-19 ma che, come scrive sempre nel post, «per non allarmare inutilmente i miei fan, per rispetto verso coloro che hanno contratto il virus con ben altre conseguenze, ed anche per tutelare la mia famiglia, non ho ritenuto opportuno divulgare la notizia». Una volta guarito, però, il tenore ha deciso di fare la sua parte insieme alla moglie e sostenere così la ricerca in corso che vede proprio la struttura pisana capofila del progetto “Tsunami”. Si tratta di uno studio che prevede la raccolta di plasma ad uso clinico tramite plasmaferesi, per poi trattarlo così da attivare quei patogeni che lo rendono, appunto, iperimmune e poter utilizzare la componente liquida del sangue senza controindicazioni. La moglie di Bocelli, invece, avendo avuto gravidanze ha donato il plasma per così dire “normale”, visto che non è possibile utilizzare il plasma iperimmune di donne con precedenti aborti o gravidanze.

 

Come ha raccontato durante la donazione, Bocelli ha spiegato di non aver accusato alcun sintomo: «Ho fatto il tampone ed è risultato positivo, ma mi sentivo bene tant’è che mi sono anche tuffato in piscina». Febbri lievi per i suoi familiari: «Poco più di 37°C per chi l’ha avuta, nulla di più». Un contributo importante alla sperimentazione guidata dal direttore del reparto di Malattie infettive dell’Aou di Pisa, Francesco Menichetti.