Un Giro d’Italia di pace e colori avisini

Da Gerusalemme a Roma, dal deserto del Negev ai fori imperiali di Roma, passando per le pendici dell’Etna e delle Dolomiti: è un giro d’Italia quanto mai affascinante e denso di significato quello che sta percorrendo le strade della penisola.

Ed è un giro d’Italia che vedrà sfoggiare anche i colori avisini, grazie alle diverse sedi che hanno organizzato momenti di promozione nel pre o post tappa (utilizzando anche i gadget offerti da AVIS NAZIONALE).

Il Giro 2018 vuole simbolicamente unire il Mediterraneo con un messaggio di pace, collegando la città sacra delle tre religioni, Gerusalemme, alla capitale mondiale del cristianesimo, Roma.

La corsa, quest’anno, ha inoltre voluto omaggiare un grande campione, Gino Bartali, che può veramente essere considerato un ponte tra Italia e Israele. Il corridore toscano, negli anni della seconda guerra mondiale, prendeva la sua bicicletta per sbrigare pratiche – per conto del cardinale di Firenze – che potessero aiutare gli ebrei a trovare una via di fuga e di salvezza. 800 tra uomini e donne gli devono la vita. Un comportamento, il suo, che gli ha permesso di essere riconosciuto come ‘Giusto tra le nazioni’ e da quest’anno cittadino onorario di Israele , anche se Bartali non si è mai vantato di queste sua azioni nobili.

Giro d’Italia vuol dire anche la possibilità di incontrare tanta gente, persone semplici e comuni che riempiono i viali degli arrivi e le piazze circostante, o per un passione innata per il ciclismo o per la semplice curiosità di toccare con mano la bellezza della corsa rosa.

Ed è questa voglia di incontrare che porta le sedi avisine a montare i gazebo nelle piazze. Come gli amici dell’Avis di Caltagirone, la prima sede (lo scorso 9 maggio) a essere toccata dal percorso. Offrendo un cappellino e un adesivo, i nostri volontari hanno anche chiesto agli aspiranti donatori di mettersi in posa per simpatiche foto social per instagram.